Percorso naturalistico per scoprire la Gurne, i sedici laghetti creati dall’azione erosiva del fiume Alcantara, nella riserva naturale omonima.

 

le gurne dell'alcantara

Gurne Alcantara Mappa

 

Le Gurne sono piccoli caratteristici laghetti di forma circolare (da 5 a 30 m. di diametro e da 5 a 10 m. di profondità) ricadenti l’uno verso l’altro, creati nella Valle dell’Alcantara dalla millenaria e costante azione erosiva del fiume sulle colate laviche.
Questi specchi d’acqua, 16 in totale e ciascuno con un suo nome identificativo (es. Schiccio Cataratto, Schifazzi, Di Muna, Quattareddu, ecc.), si caratterizzano per la flora e fauna particolarmente differenziate in relazione alla lunghezza del percorso del fiume, dalla sorgente alla foce, che crea condizioni biologiche particolari e di conseguenza ecosistemi molto diversi tra loro.
La fauna vanta esemplari di ghiri, martore, donnole, volpi, ricci, istrici, carpe, tinche trote, e più di un centinaio di specie di uccelli.

In prossimità del corso d’acqua, tra i sassi, è possibile avvistare il granchio d’acqua dolce, la testuggine d’acqua siciliana, e le numerose specie di lucertole. Il percorso delle Gurne costituisce una vera e propria passeggiata tra la natura, la storia e le tradizioni locali, alla scoperta dei luoghi più suggestivi del Parco Fluviale dell’Alcantara. Il sentiero, parecchio affascinate, è suddiviso in molteplici siti e sentieri che il parco ha segnalato dettagliatamente.

I percorsi si sviluppano lungo il territorio di Francavilla di Sicilia e conducono attraverso gli scavi archeologici, i flysch, le saje di ascendenza araba (canali utilizzati per distribuire l’acqua ai terreni), fino ad arrivare alle gurne, ai resti di un antico ponte e al Mulino Ciappa, noto per essere stato uno dei primi impianti per la produzione di energia idroelettrica. Si tratta di un itinerario circolare che si conclude sotto il castello normanno di Francavilla di Sicilia, edificato dai normanni tra il 1100 e 1200, e del quale rimangono alcune spettrali rovine.

 

 

Il fiume Alcantara

Il fiume Alcantara (Akesines per i Sicelioti ed Onobola per i Romani) nasce nei Monti Nebrodi (nei pressi di Floresta), a ridosso della parte settentrionale dell’Etna, e prosegue il suo cammino costeggiando tutto il lato nord fino a sfociare a Giardini Naxos. Durante il suo percorso “il ponte” (al qantarah, in arabo) si trova spesso a contatto con la pietra lavica.
Per la precisione, il suo primo incontro con la dura e nera roccia basaltica avviene nei bassi vigneti di Castiglione di Sicilia, all’altezza della Cuba Bizantina. Quando l’acqua incontra la pietra lavica inizia un’opera di erosione che in questo caso, vista la consistenza dell’avversario, è molto chirurgica e lunga.

Questa lotta, dopo diversi millenni, ha portato alla formazione di spettacolari canyon, famosi in tutto il mondo: le Gole dell’Alcantara.
In contrada Mitogio, in territorio del comune di Motta Camastra (ME), si trova una splendida grotta di scorrimento vulcanico, ostica da raggiungere ma splendida da ammirare; a testimonianza delle sue enormi dimensioni, viene chiamata Grotta dei Cento Cavalli.